1. Ciao Antonio, partiamo dall’inizio. Come nasce l’idea di sostenere i negozi?
L’abbiamo sempre avuta. I negozi sono il nostro principale canale di vendita, per scelta. Abbiamo quindi deciso di non andare sui marketplace (es. Zalando o Amazon) per evitare di fare concorrenza sleale. A quel punto ci siamo detti: noi lavoriamo coi negozi, abbiamo degli agenti, una struttura; non vogliamo più solo tutelarli, vogliamo sostenerli.
2. Il progetto si chiama Karo-Centro. Perché? Cosa significa?
Karo-Centro è un gioco di parole che affonda le radici in: Karakorum, che tutti riconoscono, e Centro come “desinenza”, perché è questa la direzione da prendere. Il Centro può essere il punto centrale di una città ma anche sinonimo di socialità (la passeggiata in Centro, magari sotto i portici, un caffè, un acquisto). Questa comunicazione nasce dalla voglia di trasmettere la nostra intenzione di tutelare i nostri clienti, mettendoci la faccia: noi ci prendiamo questa responsabilità, apertamente, cercando di trasmettere il nostro pensiero.
3. Quanti progetti avete finora realizzato? E come hanno risposto le persone?
Finora due, importanti, e adesso ne arriverà un altro. Lo scopo di questi progetti è portare gente nei negozi, nei piccoli centri dove siamo in vendita, e lontano dai centri commerciali
Come? Per esempio realizzando dei contest veicolati attraverso i nostri canali social, che portino le persone a conoscere qualche “indirizzo” Karakorum, magari ancora poco conosciuto, ma abbiamo tante altre idee. Il primo contest dava come premio un cappottino in lana tricot; il secondo un paio delle nostre collane più amate: entrambi hanno avuto un gran bel successo! Quindi…#staytuned
4. Verranno coinvolti anche i vostri agenti?
Sì assolutamente. Loro saranno i nostri megafoni, i nostri PR. D’altronde i nostri negozianti si fidano di loro, li conoscono personalmente, hanno spesso stretto una relazione. Come facciamo a farne a meno?
5. Su quali canali farete promozione delle vostre iniziative relative a questo progetto?
Pensavo a due canali: il digital (con i nostri canali social, il sito e il nostro nuovissimo blog), che parlerà prettamente alla consumatrice finale, e whatsapp business, destinato invece ai negozi.
Ovviamente, la fiera, da sempre un veicolo importantissimo per noi e poi: cercheremo di andare a incontrare i negozianti, magari a sorpresa!
Cosa ne pensate?
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